PAVIMENTI PVC | 3 TIPOLOGIE
I pavimenti vinilici o anche pavimenti in pvc, posso essere divisi in tre categorie: tecnici, d'arredo e industriali. Che differenze ci sono? Sono tutti antiscivolo? Sono facili la pulire? Temono il calore? Di seguito rispondiamo a queste domande:
- 1 . CHE DIFFERENZE CI SONO ?
All'interno di tutta la famiglia dei pavimenti in PVC i prodotti sono tanti, perché i pavimenti in PVC sono poliedrici, ricchi di vantaggi e caratteristiche differenti. Questo perché i pavimenti in PVC sono prodotti mediante mescole di materiali plastificanti e altri ingredienti, che sapientemente miscelati tra loro, danno vita a prodotti diversi, con caratteristiche differenti e utilizzi diversificati. Per facilitare la loro comprensione li possiamo suddividere in tre sottocategorie. Quali sono?
Le elenchiamo di seguito:
√ PAVIMENTI D'ARREDO IN PVC
Sono prevalentemente denominati pavimenti vinilici LVT, hanno normalmente un formato a plancia come i parquet, le lame di pvc hanno generalmente un bassissimo spessore. Le più sottili sono quelle per la posa incollata con circa 2 millimetri di spessore. Nelle versioni per la posa in opera mediante incastro con metodo flottante a clic, hanno uno spessore variabile di 4 o 5 millimetri. Spessori maggiori sono riservati ai pavimenti in pvc - lvt con strato di usura da 0,70 per ambienti a forte traffico.
√ PAVIMENTI TECNICI IN PVC
Sono prevalentemente pavimenti in pvc per uso intensivo con una resistenza più elevata rispetto agli LVT, che li rendono idonei anche per ambienti con forte traffico. Hanno un formato a rotolo, con spessori variabili secondo lo strato di usura superiore e la destinazione d'uso. La posa in opera è sempre incollata. Sono pavimenti in pvc destinati a utilizzi più professionali rispetto agli LVT, ma anche per ambienti scolastici, fitness, danza, uffici e molte altre applicazioni.
√ PAVIMENTI VINILICI INDUSTRIALI CARELLABILI
Sono pavimenti in pvc rigido, molto resistenti alle sollecitazioni, per uso molto intensivo. hanno un formato a mattonella. Sono pavimenti con incastri a puzzle. Per magazzini, officine meccaniche, ambienti produttivi, cantine e garage, ovunque sia necessaria una robustezza molto elevata, tale da resistere anche alle macchine di movimentazione merce. Sono denominati anche pavimenti autobloccanti industriali, proprio perché sono utilizzati dove è necessario un pavimento modulare, con una fortissima resistenza.
- 2 . SONO TUTTI ANTISCIVOLO ?
Per essere considerati pavimenti antiscivolo devono essere stati sottoposti a test specifici, con rilascio di conseguente certificazione. Le normative europee di riferimento attualmente sono due la EN 14041 per la sicurezza antiscivolo e la EN-DIN 51130 che determina il coefficiente di frizione per cui viene attribuito un valore di rischio di scivolamento "R" sulla base di test di laboratorio. Più è alto il rischio di scivolamento maggiore deve essere la classe di appartenenza del pavimento, partendo da coefficiente di frizione R9 richiesto per zone di ingresso e scale con accesso dall’esterno; ristoranti; mense; negozi; ambulatori; ospedali; scuole. R10 per bagni, docce comuni; piccole cucine per la ristorazione; garage; sotterranei, mentre per gli ambienti di medie e grandi dimensioni adibiti alla produzione di generi alimentari; ambienti di lavoro con forte presenza di acqua e fanghiglia; laboratori; lavanderie; hangar è richiesto un pavimento R11 per poi salire fino a R12 ed R13 per gli ambienti con presenza di medie o grosse quantità di grassi.
Quando è obbligatorio un pavimento antiscivolo?
Secondo la normativa italiana in tutti i luoghi pubblici e in buona parte dei luoghi di lavoro. Tuttavia spesso non si entra nel dettaglio.
Perché utilizzare un pavimento antiscivolo?
La risposta sembra più ovvia che mai, dotare un ambiente di pavimentazione antiscivolo è un investimento sulla sicurezza.
La normativa sui pavimenti antiscivolo è contenuta nel DPR 503 del 24 luglio 1996 e nel DL 81 del 9 aprile 2008, allegato IV – Requisiti dei luoghi di lavoro, al punto 1.3.2 che determina: “
I pavimenti dei locali devono essere fissi, stabili e antisdrucciolevoli nonché esenti da protuberanze, cavità o piani inclinati pericolosi".
- 3 . SONO FACILI DA PULIRE ?
Il segreto per avere un pavimento sempre pulito è scegliere un pavimento in PVC che abbia la superficie con un trattamento PUR o equivalente, questo renderà più facile la manutenzione. Il primo semplice accorgimento è di tenerlo ben spazzato, utilizzando una comune scopa oppure un aspirapolvere, infatti eliminando polvere e depositi di sporco, si allunga la vita di qualsiasi pavimento. Un secondo accorgimento è di avere uno zerbino all'ingresso, in modo da raccogliere lo sporco ed evitare di farlo entrare negli ambienti e mettere gli appositi feltri sotto i mobili e le sedute.
Per lavare il pavimento in PVC sono comodi i normali panni in microfibra per pavimenti, tipo mocio, immerso dentro un secchio con acqua e detergente neutro per pavimenti (non aggressivo) ricordando che il panno deve essere ben strizzato. Passando il panno inumidito sul pavimento, si rimuove lo sporco e normalmente non serve nulla di più. La frequenza è data dall'utilizzo del pavimento. Si raccomanda di evitare l'uso di prodotti a base solvente o igienizzanti aggressivi, il pavimento in pvc non ne ha bisogno. I pavimenti in PVC non temono l'acqua, ma è consigliabile evitare i ristagni,in particolare in corrispondenza delle giunzioni.
Per togliere le macchie meglio usare un prodotto specifico e consultare le schede tecniche di manutenzione del produttore, anche se in genere la maggior parte delle macchie si toglie con un panno umido. Per le macchie difficili acquaragia e un panno morbido, avendo l'accortezza di risciacquare bene con acqua pulita. Non utilizzare mai acetone o trielina, né prodotti smacchianti aggressivi.
- 4 . IL PVC TEME IL CALORE?
Diciamo che molto dipende dalla mescola. Per quanto riguarda i pavimenti in PVC flessibile è meglio evitare le esposizioni prolungate al calore, sia quello generato dal sole battente che da radiatori o altre fonti di calore. Poiché i picchi di temperatura elevata possono causare danni al PVC e\o l'espansione del materiale. Dato che i pavimenti PVC LVT si dividono in LVT flessibili e LVT rigidi, diciamo che i primi sono più sensibili dei secondi.
Il PVC rigido per uso intensivo e industriale risente di meno degli sbalzi di temperatura e ha una maggiore stabilità, ma attenzione alle bruciature. Eventuali fonti di fuoco o braci dirette possono intaccarlo. Se è certificato Bfls1 o Cfls1 non ci sono rischi di propagazione della fiamma, però il fuoco può danneggiare la superficie del pavimento.

- PAVIMENTI IN PVC: QUALE SCEGLIERE...
√ Per bagni, cucine, camera da letto, camere d'hotel, negozi o l'ambienti lavorativi, la soluzione migliore potrebbe essere un buon pavimento antiscivolo in pvc, con effetto parquet, come Fusion XL.
√ Per pavimentare negozi molto frequentati, ingressi con passaggio particolarmente elevato, officine, asili, scuole, palestre, ambienti adibiti alla danza, ambulatori, centri di riabilitazione o ambienti dove la sicurezza scivolamento è di primaria importanza... Pavinil potrebbe essere il pavimento ideale.
√ Per magazzini, officine meccaniche, ambienti produttivi, cantine e garage, ovunque sia necessaria una robustezza molto elevata, tale da resistere anche alle macchine di movimentazione merce, allora il pavimento ideale potrebbe essere un pavimento autobloccante in pvc rigido, formato mattonella.
Prendiamo in considerazione la categoria di pavimenti LVT denominata FUSION XL

- FUSION XL
L'atmosfera che è capace di creare FUSION XL è molto elegante perché le sue finiture sono state accuratamente studiate e realizzate, Fusion XL è un pavimento in pvc d'arredo molto bello da vedere e da vivere, oltre che essere sicuro sotto il profilo della salute. In un ambiente pavimento con Fusion XL la qualità dell'aria che si respira è certificata A+ relativamente ai composti volatili rilasciati in forma aerea e denominati VOC - COV

Le soluzioni dei pavimenti in pvc che offre la collezione di Fusion XL prevedono di poter ottenere una pavimentazione omogenea e compatta, sia con la posa a colla che con la posa flottante. Si! è esattamente così, si può parlare di posa a incastro, perché le lame di Fusion XL sono con posa a clic. Se poi lo spessore che si può utilizzare è veramente minimo, allora scegliere la posa incollata permette di avere un pavimento che ha uno spessore di soli 1,80 e 2,00 millimetri.
Con Fusion XL sono presenti più soluzioni. Per esempio Optima 30 e Optima Idro si possono utilizzare nel bagno per fare il pavimento e anche il rivestimento da parete coordinato. Sfruttando questo tipo di rivestimento in pvc, si può “giocare” con la fantasia e scegliere di cambiare tipologia a seconda dello stile, delle soluzioni cercate, anche senza cambiare colore tra pavimento e parete, oppure cambiandolo in due toni differenti a contrasto.
Anche sotto il profilo dell'igienicità Fusion XL è perfetto, antimicrobico e antibatterico... per cui è il pavimento ideale anche dove si desidera avere un pavimento molto arredativo e sicuro sotto ogni aspetto.


Fusion XL è la linea di pavimenti vinilici d'arredo e non è l'unica collezione che si può utilizzare nel settore dei pavimenti vinilici. Ci sono tanti altri prodotti da scoprire e tutti con caratteristiche di resistenza elevata, che sono perfetti per pavimentare qualsiasi settore dall'abitazione all'industria.
Non avete dimestichezza coi pavimenti in PVC?
Di seguito diamo qualche approfondimento sui pavimenti in PVC.
- PAVIMENTI IN PVC DI ALTA GAMMA

Come in ogni materiale, anche nelle pavimentazioni in PVC, esistono delle differenze sostanziali per qualità e caratteristiche, dovute principalmente alle materie prime utilizzate e al tipo di lavorazione, due aspetti importanti che determinano la resistenza al calpestio, allo sfregamento, la tenuta del colore, la deformabilità... caratteristiche tecniche che occorre conoscere e verificare nella scelta del pavimento, in relazione all'utilizzo che se ne deve fare. Per esempio: negli LVT per la posa flottante (per gli LVT a incollo in problema non esiste), è di primaria importanza il tipo si supporto, che può essere più o meno compatto. Tutti i pavimenti in pvc sono composti da percentuali di materie plastiche, ma esistono in commercio tante tipologie di materie plastiche e di plastificanti.
La compattezza del supporto, ovviamente, ha una diretta influenza sulla qualità e durata del pavimento. Più è compatto il supporto e più è stabile il pavimento, meno compattezza equivale e meno stabilità. La stabilità di un pavimento in pvc è un dato facile da individuare sulla scheda tecnica, in quanto è regolato dalla normativa europea sui rivestimenti resilienti per pavimentazioni EN 434 - UNI EN ISO 23999:2012 questa norma determina la stabilità dimensionale e dell’incurvamento dopo esposizione al calore, mediante una percentuale. Più è bassa la percentuale migliore è il comportamento del pavimento.
Per quanto riguarda la resistenza all'abrasione la norma di riferimento è la EN 660, per il comportamento al fuoco la normativa EN 13501-1 determina la classe di appartenenza, divisa per lettera dell'alfabeto partendo dalla lettera A che è il migliore comportamento in caso di incendio a scalare. Per quanto riguarda i pavimenti normalmente le classi utilizzate per rientrare nei parametri richiesti dai vigile del fuoco, relativamente alla sicurezza delle pavimentazioni in luoghi aperti al pubblico sono Cfl-s1 e Bfl-s1 (vedi normative reazione al fuoco).
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